Notavamo due mesi orsono (vedi qui) come il rating attribuito all'Italia fosse lo stesso attribuito all'Islanda fino al 17 aprile di quest'anno; da allora le agenzie di rating non hanno modificato il proprio giudizio lasciando l'Italia al livello A+ di Standard&Poor's.
Se non è cambiato il giudizio da parte delle agenzie di rating è invece, e di molto, cambiato il giudizio sul rischio di default dell'Italia da parte del mercato.
Il grafico mostra infatti l'impennata dei prezzi dei credit default swaps a 5 anni che assicurano contro il default della Repubblica Italiana, passati da circa 45 punti base di due mesi fa a circa 175 punti base.
Da notare anche il fatto che nella speciale classifica dei più trattati credit default swaps a livello mondiale, l'Italia è di gran lunga la prima, seguita dalla Spagna e dalla General Electric.
vedi anche:
Rischio default USA (pt. II)
Islanda a rischio default, e l'Italia?
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