Il presidente dell'Ecuador Rafael Correa ha annunciato il mancato pagamento degli interessi sul debito che avrebbero dovuto essere versati venerdì. L'Ecuador è così tecnicamente in default per la terza volta negli ultimi 14 anni.
Le preoccupazioni degli investitori internazionali non sono però rivolte soltanto al debito dell'Ecuador il quale è relativamente piccolo e si assesta intorno ai 3,9 miliardi di dollari contro i 100 miliardi di debito del default dell'Argentina nel 2002.
Ad incutere timore sugli investitori sono invece le dichiarazioni di Correa il quale ha giustificato il default definendo il debito "immorale ed illegale" e portando a sostegno di questa tesi uno studio effettuato dal ministero dell'economia sull'andamento del debito in 30 anni (dal 1976 al 2006).
Permangono quindi i dubbi che non si tratti semplicemente di un default come ne sono accaduti in passato per mancanza di fondi, ma, dopo la statalizzazione dei fondi pensione privati in Argentina, di un altro passo nel processo in atto in Sud America di dismissione del sistema economico-finanziario(per il momento) e monetario (in futuro) di stampo americano.
documenti:
Auditoria de la deuda interna publica del Ecuador
vedi anche:
L'Argentina nazionalizza i fondi pensione
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