La Presidente dell'Argentina Cristina Kirchner ha annunciato la statalizzazione dei fondi pensione privati, esistenti in Argentina dal 1994, a partire dal gennaio prossimo.

Già qualche giorno fa, un documento del Ministero del Lavoro giudicava il sistema privato "concettualmente inadeguato", sottolineando che lo Stato deve intervenire in molti casi per garantire ai pensionati un vitalizio non inferiore al minimo garantito.

Il documento oltre a denunciare le alte commissioni percepite dai fondi privati metteva in evidenza una delle questioni più controverse riguardante i fondi. Essi infatti detengono circa il 60% del loro portafoglio investito in titoli di Stato sui quali lo Stato stesso paga un interesse, il quale però entra a far parte del capitale (e quindi viene successivamente redistruibuito ai pensionati) solamente al netto delle commissioni del fondo. Non si capisce quindi come mai lo Stato non possa versare direttamente questi interessi in un fondo pubblico e da esso ai pensionati, eliminando di conseguenza le alte commissioni private.

Ancora nel documento si poteva leggere che la crisi attuale ha solamente portato brutalmente alla luce questa ed altre questioni riguardanti i fondi privati e che avrebbero portato lo Stato ad intervenire riscattando il sistema previdenziale.

Annunciando la decisione la Presidente ha definito la politica previdenziale degli anni '90 un saccheggio nei confronti della popolazione ed ha assicurato ai pensionati che non vedranno la loro pensione ridimensionata a causa della crisi finanziaria mondiale.

documenti:
La re-estatización del sistema previsional en la Argentina. Elementos para el análisis.
Sistema integrado previsional argentino.

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