Gli ultimi dati sui trasferimenti di capitali relativi al novembre scorso hanno visto crollare il saldo netto riguardante le obbligazioni a lungo termine del tesoro USA
, in negativo per 22,9 miliardi di dollari, un record da quando esistono le statistiche al riguardo.
Dal primo grafico si può notare come negli ultimi mesi si stiano delineando tre tendenze, inizialmente l'abbandono da parte degli investitori esteri delle obbligazioni delle agenzie governative (Fannie Mae e Freddie Mac in primis), successivamente l'impennata nelle richieste di obbligazioni del tesoro a breve termine (t-bills) e per ultimo il crollo delle richieste di obbligazioni del tesoro a lungo termine (t-bonds).
Altro dato in evidenza nel secondo grafico è il calo negli ultimi mesi degli acquisti da parte degli investitori americani di obbligazioni estere, dato che anche in questo caso fa registrare un record storico negativo.
L'insieme di questi dati, se confermati nei prossimi mesi, indica in maniera inequivocabile la situazione di difficoltà della finanza globale, in particolare quella americana e la tendenza da parte degli investitori a reagire con il riallocamento dei capitali dal lungo al breve termine ed il rimpatrio degli stessi nei propri paesi di origine.
vedi anche:
Baltic dry index e la globalizzazione
Rischio default USA (pt. II)
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