La costruzione della torre alta un chilometro destinata a diventare la più alta del mondo è stata rimandata dalla ditta costruttrice pubblica, un segnale di come la città che sembrava avere risorse ed ambizioni illimitate stia ora lottando per evitare un crollo repentino.

Il costruttore, Nakheel, ha dichiarato mercoledì di aver rimandato la costruzione della torre per poter riadattare i suoi programmi "per meglio riflettere l'andamento del mercato ed adeguare l'offerta alla domanda".

La Nakheel Tower è al centro di quella che la compagnia costruttrice solamente tre mesi fa annunciò come un progetto commerciale e residenziale da 38 miliardi di dollari. Il ritardo arriva dopo altre revisioni di progetti da parte di altri costruttori in conseguenza al calo dei prezzi immobiliari.

Ditte costruttrici e banche hanno già annunciato centinaia di licenziamenti, fra i quali molti immigrati negli ultimi anni per progettare, costruire, vendere e finanziare case. I licenziamenti, nel caso continuassero, potrebbero indebolire ulteriormente i prezzi immobiliari riducendo la popolazione. Circa il 90% del milione e mezzo di abitanti di Dubai è composto da immigrati, tra cui migliaia di lavoratori a basso costo. Un lavoratore licenziato normalmente perde il diritto alla residenza e deve lasciare Dubai entro trenta giorni se non trova un nuovo lavoro.

Hannah Gonzalez, una progettista urbana di 31 anni che si trasferì a Dubai due anni fa, ha perso il proprio lavoro con Woods Bagot, uno studio di design britannico, a novembre. Dice di dover restituire un prestito di 27000 dollari che ha usato per comprare la sua nuova BMW. Ms. Gonzalez, che arriva dalle Filippine, sta cercando un nuovo lavoro, ma "Sto iniziando a pensare che sia molto improbabile".

L'economia di Dubai è particolarmente sensibile ai prezzi immobiliari. Il settore residenziale, delle costruzioni e della finanza insieme rappresentano circa il 40% del prodotto interno lordo, secondo una recente stima di Merrill Lynch.

In un mercato dominato dagli immobili residenziali il prezzo medio delle case è sceso dell'8% nel quarto trimestre rispetto al trimestre precedente, secondo un indice dei prezzi rilasciato martedì dai consulenti immobiliari Colliers International. E' un'inversione di tendenza drammatica in un anno dove i prezzi sono comunque saliti del 59%, nonostante il calo del quarto trimestre.

La debolezza del mercato immobiliare di Dubai minaccia di diffondersi anche ad altri settori critici dell'economia, incluso il settore bancario, che solamente qualche mese fa sembrava relativamente solido. Moody's Investors Service ha ammonito martedì circa l'indebolimento dei fondamentali delle banche degli Emirati Arabi Uniti, costituiti da sette emirati semi-autonomi fra i quali Dubai.

La frenesia speculativa iniziò a Dubai nel 2002 quando si aprirono alcuni progetti immobiliari agli stranieri per la prima volta. Il prezzo del petrolio crescente innescò una marea di spese ed investimenti in tutto il Golfo Persico. Le banche offrivano mutui a basso tasso di interesse con rate molto contenute. Speculatori immobiliari locale e stranieri piombarono sul mercato, spesso comprando e rivendendo appartamento o case addirittura prima che la costruzione iniziasse.

Nel novembre 2007, Adrienne Schwartz, 32 anni, si trasferì a Dubai da Houston quando suo marito ebbe un lavoro da una compagnia petrolifera. Aveva lavorato precedentemente come ingegnere e consulente e fece un colloquio di lavoro alla Nakheel.

La prima domanda fu "Quando può iniziare?" dice.

All'inizio dell'ottobre 2008, durante un evento tenuto dagli attori Catherine Zeta-Jones e Michael Douglas, Nakheel annunciò che avrebbe costruito la torre alta un chilometro. Lo stesso mese Woods Bagot annunciava che stava progettando la costruzione.

Ma le ripercussioni della crisi di liquidità globale si stavano già dirigendo verso le coste di Dubai. Le banche locali, in difficoltà sui mercati internazionali dei capitali sopo la bancarotta di Lehman Brothers, bloccarono i finanziamenti o innalzarono i requisiti per i mutui.

Ad ottobre, in media, i prezzi degli appartamenti già esistenti e delle ville indipendenti sono scesi del 4% dal mese precedente, secondo HSBC. Questo dopo essere cresciuti del 17% il mese precedente. Il calo mensile è stato il primo da quando l'emirato aprì i mercati agli stranieri, secondo gli analisti della banca.

Il calo non rispecchia il quadro dipinto da molti agenti immobiliari. Gli acquirenti sono scomparsi e le transazioni non venivano concuse a nessun prezzo dicono. I prezzi di acquisto di molte delle proprietà più costose sono crollate del 49% in un mese, secondo HSBC.

A novembre Nakheel ha dichiarato di voler licenziare 500 impiegati, circa il 15% della sua forza lavoro. Ms. Schwartz è una di questi. Suo marito sta ancora lavorando, ma la coppia inizia a preoccuparsi nel caso anche lui perdesse il lavoro.

Ms. Schwartz dice di aver capito che il boom immobiliare era guidato dalla speculazione e si sarebbe probabilmente esaurito. "Era inevitabile" dice. "Ma mi ha sorpreso la velocità con il quale ciò è accaduto".

Alla fine di novembre, Limitless, un'altro costruttore pubblico, ha dichiarato di voler rivedere i tempi di una costruzione di un canale per 61 miliardi di dollari. Il mese scorso, il costruttore pubblico Meraas ha dichiarato di voler rivedere un progetto per 95 miliardi di dollari nel cuore di Dubai.

Nakheel ha annunciato venerdì di riprendere i lavori di costruzione della torre entro un anno. Poi, solo per le fondamenta ci vorranno tre anni di lavori. L'altezza della torre dovrebbe superare quella del nuovo grattacielo Burj Dubai, per il quale i lavori dovrebbero terminare quest'anno secondo il costruttore Emaar Properties PJSC.

Funzionari di Nakheel hanno anche dichiarato che i lavori rallenteranno in due delle loro tre isole a forma di palma di fronte alla costa della città. La prima di queste isole, costellata di costose ville in fronte al mare ed alberghi sta per essere completata.

Ms. Gonzalez, che ha perso il suo lavoro con Woods Bagot, dice che la compagnia le ha versato lo stipendio di un mese come buonuscita ed ha rinnovato il suo visto per tre mesi. Se non trova lavoro dovrà lasciare la città a fine mese.

Woods Bagot ha negato ogni commento sui licenziamenti a Dubai.

Mentre cerca un nuovo lavoro, Ms. Gonzalez sta anche cercando di vendere la propria macchina. Un giornale in lingua inglese ha riportato voci attribuite a funzionari della polizia di stanza all'aereoporto di Dubai secondo le quali molte delle recenti automobili ritrovate nel parcheggio dell'aereoporto potrebbero essere state abandonate da immigrati che lasciano il paese.

"Ho sentito racconti di persone che lasciano le proprie automobili all'aereoporto e lasciano il paese" dice Ms. Gonzalez. "Spero di non fare la stessa fine".

Dubai skyscaper delayed amid cutbacks, layoffs

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