Ufficialmente non siamo ancora in recessione, anche se tutti gli indicatori economici danno segnali molto negativi e sembrano non lasciare scampo.

Ma se dovessimo entrare in recessione, sarebbe simile a quelle passate?
Molti sono gli effetti in comune a tutte (o quasi) le recessioni del passato.
Ma stavolta molte sono anche le differenze che si possono presagire.

Una di queste riguarda l'aumento del tasso di disoccupazione che normalmente avviene durante una recessione e la sua relazione con il numero di ultrasesantenni che vanno in pensione nello stesso periodo.

Fino alla penultima recessione (1990-1992) si assiteva ad un impennata del tasso di disoccupazione ed ad un contemporaneo aumento del numero dei pensionati, cosicchè l'entrata dei giovani sul mercato del lavoro era, seppur nella difficoltà della congiuntura, comunque favorita da questa relazione.

Dal 1990 in poi si è però assistito ad una diminuzione costante del numero degli ultrasesantenni in pensione, questo fattore rende quindi in un momento di recessione ancora più difficile la ricerca di un lavoro per chi non ce l'ha o l'ha perso; peggiorando ulteriormente il quadro economico generale.

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